lunedì 7 novembre 2011

Aumento degli avvelenamenti di cani e gatti nei condomini

Negli ultimi anni il fenomeno dell'avvelenamento di animali domestici come cani e gatti sta assumendo  proporzioni preoccupanti su tutto il territorio nazionale, tanto che nel 2010 c'è stato un aumento del 7% per avvelenamenti negli spazi condominiali .
Migliaia di animali domestici (oltre 1.250 cani e 2.000 gatti avvelenati nel 2011 - 450 cani e1300 gatti morti, 700  esposti e denunce alle forze dell'ordine in tutta Italia.) hanno perso la vita per aver ingerito bocconi avvelenati e la stima di quelli selvatici e` difficile da effettuare. Il record va alla regione Puglia.

Utilizzare bocconi avvelenati e` illegale. La legge (L.N. 157/92 art. 21 lett. U) vieta espressamente l'uso di questi mezzi e prevede sanzioni penali (art. 30 comma h) per chi contrravenga a questo divieto.
Uccidere gli animali e` espressamente vietato anche dalla legge 473/94 (modifica 727 c.p.), nel caso in cui gli animali morti siano di proprieta` il reato e` perseguibile anche ai sensi dell'art. 638 c.p. con una pena fino ad un anno di reclusione o con una multa fino a L. 600.000. E' importante dire che il reato previsto dall'art. 638 c.p. e` punito solo con querela di parte, cioe` il proprietario dell'animale deve chiedere espressamente al Giudice (Pretore), entro 3 mesi dal giorno in cui e` venuto a conoscenza del fatto, di perseguire la persona o le persone che hanno ucciso o danneggiato l'animale. [cit.]

La classifica delle città italiane da dove provengono il maggior numero di denunce di avvelenamenti di animali domestici dentro gli spazi condominiali [dati rilevate dalle denunce allo sportello animali , un servizio di consulenza legale gratuita dell'Aidaa] vede ai primi posti per quanto riguarda i gatti, Brindisi, Bologna, Roma, Terni, e Bari ;per i cani Palermo, Napoli, Bologna, Roma e Aosta. 
Dallo studio di questi dati emerge che tra le denunce c'è un'alta percentuale(30%) di animali avvelenati  volontariamente di persone che, senza scrupoli uccidono randagi, cani vaganti e di proprietà per il gusto di farlo, per arginare, barbaramente, il problema del randagismo o semplicemente per eliminare un disturbo.

Penso che questi fatti non debbano essere sottovalutati dalle autorità, che dovrebbero vigilare sul rispetto delle leggi, anche a quelle in tutela degli animali... 

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